RIGENERAZIONE URBANA
Luogo naturale dei animazione sociale e aggregazione sono i Giardini Luzzati: Associazione di promozione sociale, nata nel 2012 come progetto dell’Associazione Il Ce.Sto.
I Giardini Luzzati sono una“piazza diffusa”, la piazza dei diritti e delle arti nel cuore della città, dove si ritrovano bambini, giovani, anziani e famiglie, turisti e “foresti” di passaggio, “nuovi cittadini di origine straniera”, fasce deboli. Un pubblico non convenzionale attratto dalla varietà di una proposta che vuole superare le barriere etniche, linguistiche e di genere e dalla stretta connessione con la quotidianità.
L’obiettivo generale è quello di sviluppare uno spazio di integrazione culturale e di aggregazione sociale a disposizione del quartiere contrastando e prevenendo un utilizzo passivo della piazza, offrendo al contempo un’ alternativa alla “movida”, basata sulla cultura, l’intercultura, la convivenza pacifica e la cittadinanza attiva.
Dopo sette anni di lavoro, cura, presidio e attività quotidiane il Cesto ha ricreato nei Giardini un’agorà nel cuore della vecchia Genova: un luogo di incontro aperto e di dialogo, dove le proposte provenienti dal territorio possono trovare realizzazione. Con il presidio della piazza e il suo bar-circolo, è quotidianamente impegnata nell’aggregazione, nell’animazione di quartiere, nell’organizzazione di eventi culturali, nell’educativa di strada e nella mediazione dei conflitti sociali. Come i Giardini poggiano le propria fondamenta su un anfiteatro di quasi duemila anni, testimonianza di una fervida attività di incontro culturale già in tempi passati, ancor adesso, grazie all’opera di volontari e soci, si portano avanti idee e si organizzano eventi legati alla cultura locale e internazionale.
Genova e il suo centro storico: la bellezza e la cura dei luoghi come strumento di arricchimento personale e culturale. I Giardini Luzzati, spazio urbano rigenerato, un parco in città ricco di testimonianze archeologiche che ben convivono con l’epoca attuale, un piccolo tesoro ancora non stabilmente presente nei canali turistici istituzionali ma tutto da scoprire per chi giunge, cittadino o forestio nei caruggi di Genova. Una comunità locale e interculturale, nel cuore della città, luogo di condivisione, inclusivo e aggregativo, aperto all’incontro e al dialogo, nel quale le proposte e i bisogni del territorio trovano ascolto, attento al passato ma innovativo. Una piazza rivolta al mondo e al territorio, in cui l’aggregazione socio-culturale va a braccetto col “buon vivere”.
Chiunque giunga può soffermarsi ad osservare: un bimbo che gioca, un orto in città, un artista che dipinge, un musicista discreto, i resti di un anfiteatrio di epoca romana. Un luogo in cui tornare, che muta la sua veste nell’arco delle giornate senza mai perdere i suoi tratti distintivi e le sue peculiarità.
Un’agorà polifunzionale nel cuore della città in cui le barriere, siano esse etniche, di genere o di età, vengono abbattute. Un’oasi partecipata di scambio e relazioni positive, che attiva e coinvolge l’intera cittadinanza, a partire da quella locale.
I Giardini Luzzati sono anche luogo di intrattenimento culturale e di svago con un fitto calendario di eventi gratuiti rivolti a un pubblico eterogeneo grazie alla varietà e alla continuità delle proposte.
La Piazza è un “palco diffuso” nel quale si alternano spettacoli, incontri e concerti. Negli anni si sono tenute conferenze, sono stati organizzati corsi e laboratori, hanno trovato spazio allestimenti di busker e artisti emergenti, oltre a grandi nomi del panorama musicale nazionale e internazionale tra cui: Frankie-HNRG, I Meganoidi, Paolo Bonfanti, Gnu Quartet, Eutopia Ensamble, Marco Cocci, EX Otago, Free Shoots, Stato Sociale, Il Genio, Bears Den, Paolo Fresu, Malika Ayane, Punkreas, Bresh e Nader, Crisina Donà e Ginevra Di Marco, La rappresentante di Lista, I Camillas, Marina Rei e Paolo Benvegnù, J Mascis, per non dimenticare le grandi firme della street art mondiale che hanno decorato i muri che circondano la piazza, uno fra tutti il sardo Tellas che ha taggato il muro di piazzetta Mauro Rostagno.
La sistemazione e la riattivazione, a partire da Novembre 2016, dell’area archeologica presente nei Giardini ha avuto come obiettivo quello di trasformarla in un luogo per la memoria storica dei genovesi, ma anche di attrazione turistica. Al centro del progetto il format dell’archeologia partecipata, che unisce le competenze degli artisti pittorici e figurativi, le sensibilità di artisti performativi, le conoscenze degli archeologi e il punto di vista dei cittadini partecipanti per ridare voce ad uno dei luoghi più antichi della città e renderlo fruibile in una “nuova veste” a cittidini e turusti da ogni parte del mondo, attraverso un’esperienza unica e sostenibile.Vivere la vera anima di Genova attreverso una sosta ai Giardini Luzzati non solo è possibile ma è anche a portata di tutti, per tutti i gusti e le età.
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Con l’avvio del progetto Dimensione L’UDA, grazie al contributo finanziario di Impresa Sociale con i Bambini, verrà messa a regime la fruizione di “2000 anni di storia in un solo luogo”. Visite di istruzione e realtà aumentata per la condivisione universale dell’Area Archeologica dei Giardini Luzzati – Spazio Comune I Giardini Luzzati sono aperti a chiunque voglia venire da qualsiasi parte del mondo a mostrare le sue qualità artistiche, ciò che sa fare e che ha piacere di condividere con noi.
La Piazzetta sottostante i Giardini il 5 giugno 2015, è stata intitolata a Mauro Rostagno per la volontà condivisa tra più organizzazioni e il Comune di Genova di restituire alla città anche questo spazio, prima abbandonato, e dedicarlo a un giornalista attivista vittima di mafia. La ristrutturazione della piazza è stata realizzata dai ragazzi del laboratorio di artigianato sociale della nostra Cooperativa. Noi Mauro lo ricordiamo così: “Non vogliamo trovare un posto in questa società, ma creare una società in cui valga la pena di trovare un posto”.
IL COMPLESSO E LE ATTIVITÀ
Piazza Emanuele Luzzati: un luogo sempre presidiato e aperto a tutti. Un palco a cielo aperto su cui si alternano eventi, spettacoli, concerti ad ingresso libero. Spazio giochi all’aperto e animazioni per bambini a cadenza settimanale, iniziative di cittadinanza attiva e territorio.
Circolo Bar: locale ristoro aperto 7 giorni su 7. Programma settimanale di eventi.
Servizi:
- Baby Pit Stop e ristorante baby friendly con fasciatoio e seggioloni.
- RISTOPOP dei Luzzati Tutti i giorni a pranzo dalle 12.30 alle 15 e Aperitivi Sociali tutti i giorni dalle 18 alle 21 (con menù bimbi e vegetariani).
- Orto Collettivo Luzzati– campagna Adotta La Tua Vasca e corsi di compostaggio e Agricoltura Urbana
- Animazioni
- Compleanni e Feste di Laurea in Piazza.
- Concerti e Teatro
Piazza Mauro Rostagno: spazio urbano con speech corner dedicato ad incontri, dibattiti, proiezioni e concerti.
Orto Sociale: orto a partecipazione collettiva di abitanti, residenti e volontari, corsi di agricoltura sociale, laboratori, giardinaggio, campagna “adotta una vasca”.
Campetto Eduardo Galeano: campo da calcio a 5 completamente ristrutturato per attività sportive, allenamenti, tornei, fruibile gratuitamente da ragazzi e fasce deboli del quartiere. Tariffe agevolate.
Area Archeologica di San Donato: 2000 anni di storia in un solo luogo. Orari: martedì – domenica 10-12 e 15–18. Aperture serali venerdì, sabato e in occasione di eventi.
Tra le varie attività: Workshop e Seminari /Conferenze/Presentazioni/ Spettacoli del Teatro della Tosse/ Circo di Strada /Raduni di Road Activity /Pranzi e Feste di Quartiere e Multietniche/Mercatini Artigiani e Agricoli /Corsi e Mostre di Fotografia/ Corsi di Videomaking/Visite, mostre ed eventi in Area Archeologica/ Attività sportive al Campetto E. Galeano: calcio, rugby, atletica.
Orario di apertura
Sede: Giardini Luzzati – Spazio Comune locali di San Donato – Vico Biscotti 2
Referente per eventi: Barbara Vecchio
Mail: barbaravecchio@ilcesto.org
Referente per prenotazioni: Francesca Delfino
Cell: 3319134355 – Messaggi o whatsapp
Piazzetta Piero De Luca – Giardini del Molo:
“Link the Bound” è un progetto di rigenerazione e riqualificazione urbana, vincitore nel 2018 del “Premio CREATIVE LIVING LAB” indetto dalla Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane (DGAAP) del Mibac (Ministero per i beni e le attività culturali). L’iniziativa è volta al finanziamento di progetti innovativi in ambito culturale e creativo orientati alla rivitalizzazione degli spazi interstiziali: aree ed edifici abbandonati o dismessi e zone di verde non curato. Promotori e organizzatori di “Link the Bound” Ass. Il Cesto (capofila), Ass. CampoSaz, Ass. Linkinart, AGO architects (gruppo informale di professionisti), Resp. Scientifico Arch. Giacomo Cassinelli già attivi nell’ambito della rigenerazione urbana. Il quartiere del Molo è stato individuato come uno dei poli strategici del Centro Storico di Genova. Lavorando nello spazio di Piazzetta Piero De Luca (e dei suoi giardini), l’obbiettivo del progetto è stato quello di trasformare una situazione di degrado e abbandono urbano in opportunità creativa e culturale. L’idea è stata quella di dare un nuovo senso e una nuova funzione a quello che c’era già, avviare una pratica di rigenerazione, riattivazione e auto-costruzione permanente dello spazio attraverso un processo di co-progettazione e collaborazione tra i frequentatori del luogo. Fulcro dell’attenzione è stata l’area residuale del contesto cittadino di Piazzetta Piero De Luca. Associazioni locali e cittadini (in particolare il Comitato di quartiere del Molo) hanno contribuito a organizzazare iniziative di partecipazione e messo in campo azioni collettiva, creando occasioni di convivialità e formazione attorno alla progettazione di un bene comune. Il progetto si è posto in stretta relazione con la quotidianità del quartiere e con i suoi abitanti. Il progetto di rigenerazione dello spazio si è svolto da Ottobre 2018 ed è terminato il 13 Giugno 2019.
Ad oggi i Giardini del Molo (Piazzetta Piero De Luca) si presentano con un volto nuovo: uno spazio curato, ordinato e attrattivo. Per i bambini sono diventati un luogo accessibile, fruibile e sicuro, con strutture rinnovate. Le vasche installate consentono ai residenti di portare avanti percorsi di cura del verde. Le sedute consentono una fruizione rilassata e piacevole dello spazio.
Il murales realizzato connota la piazza sia su piano artistico-estetico sia su piano storico-identitario, inserendosi coerentemente nella cornice del quartiere. I pannelli restituiscono memoria del luogo e testimoniano il percorso riuscito di “Link the Bound”. Un altro dei risultati evidenti ottenuti è stato il rafforzamento della socialità, della partecipazione e della condivisione tra i residenti, i quali, stimolati dal successo del progetto, hanno pensato a come mantenere e sviluppare i risultati raggiunti fino ad ora. I Giardini del Molo sono stati quindi anche spazio dinamico di incontro, scambio di proposte e ideazione di iniziative collaterali.
Nel caso del progetto “Link the Bound” la tipologia di approccio partecipato ai luoghi residuali, periferici e degradati si è realizzata in uno spazio cittadino complesso per la logistica ma sito in una posizione privilegiata all’interno del quartiere del Molo, uno dei più importanti in città. Per anni l’area è stata parzialmente curata dai membri del Comitato abitanti del Molo e resa fruibile solo sporadicamente alla cittadinanza.
Col tempo le panchine e i giochi, installati dall’amministrazione comunale, si sono usurati per via dell’esposizione a venti, piogge e salino. Dopo l’intervento di questi ultimi mesi, i giardini vengono restituiti agli abitanti in una veste nuova. Uno spazio vivo, fiorito e colorato, piacevole, conviviale e per tutte le età: adulti, bambini, anziani. Il tipo di lavoro svolto è una formula applicabile ed esportabile in altri contesti cittadini.
Il “workshop di autocostruzione partecipata” in particolare, è un modello che fornisce utili suggestioni e può essere riproposto in altri contesti cittadini. Gli arredi in legno possono essere facilmente rimossi e rimodulati a seconda delle necessità degli utenti: la duttilità e la leggerezza del materiale ne consentono la reversibilità per altri scopi e lo rendono sostenibile sia a livello ambientale (“a basso impatto”) sia a livello economico. In modo rapido il legno permette di ottenere incredibili risultati, cambiando radicalmente “volto” a uno spazio cittadino perlopiù cementificato, innescando processi sociali virtuosi e dando nuovi spunti all’amministrazione pubblica in vista di possibili sviluppi futuri più radicali. Genova non è particolarmente attiva per questo genere di esperienze, nonostante il bisogno di rigenerazione e riqualificazione urbana sia avvertibile in più parti della città.
Info pagina Facebook: www.facebook.com/linktheboundgenova