18 LUGLIO 2019
Progetto L’UDA rapporto prove INVALSI
È stato pubblicato il rapporto prove INVALSI 2018 e i risultati non sono confortanti. Le prove hanno riguardato per la prima volta anche gli studenti di seconda superiore -oltre agli alunni di II elementare, V elementare e III media-. Si evidenzia un importante divario tra il Nord Italia e le regioni del sud (in particolare Campania, Calabria, Sicilia), tra aree periferiche e grandi centri cittadini. In generale, soltanto due studenti su tre posseggono alla fine del percorso (medie e superiori) le competenze di base richieste dai programmi scolastici. I problemi maggiori si rilevano con l’italiano, la matematica e l’inglese. Altro dato emerso è che nei piccoli centri delle regioni del Sud esistono ancora classi di fatto differenziate per i “bravi” studenti e quelli considerati scarsi. In Calabria l’insufficienza grave nell’italiano alla fine delle superiori è allarmante: a tal proposito Roberto Ricci, responsabile nazionale delle prove Invalsi, ha commentato: è come se uno studente su quattro non fosse andato a scuola. Cosa ha che vedere tutto ciò con il Progetto Dimensione L’UDA? Il progetto, selezionato dall’ Impresa Sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, è coordinato da Cooperativa Sociale Il Ce.Sto e, grazie a un gruppo di Partners di eccellenza, intende riportare al centro la scuola pubblica e ribadire il suo ruolo fondamentale: fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e promuovere opportunità di apprendimento per tutti, insistendo sull’inclusione delle fasce deboli contro il drop-out scolastico e l’isolamento, tema quanto mai attuale e in controtendenza rispetto a quanto ci dicono i dati delle prove INVALSI di quest’anno. Per contrastare il fenomeno della dispersione scolastica, gli organizzatori di Dimensione L’UDA hanno pensato a metodi di insegnamento alternativo, basati sulla dimensione sociale e collettiva del gioco, sulla creatività e la produzione e sulla partecipazione ad attività di insieme che sfruttano alte tecnologie, che si svolgeranno principalmente presso l’Area Archeologica dei Giardini Luzzati, nel cuore del centro storico, a due passi da Piazza de Ferrari.
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